“Anche se la finestra è la stessa, non tutti vedono le stesse cose.La veduta dipende dallo sguardo”.
Alda Merlini. Ho sempre pensato che ogni difficoltà, ogni problema, ogni momento di confusione possa rappresentare un’opportunità di crescita ed arricchimento. È importante concedere a se stessi spazi e tempi per potersi ascoltare, e lavorare nella direzione del raggiungimento dei propri obiettivi, riconoscendo il valore dei propri stati emotivi e la natura delle proprie risorse. Nel mio lavoro ritengo assolutamente centrale l’importanza delle relazioni, ovvero del contesto di vita nel quale ognuno di noi si trova immerso. Non c ‘è cambiamento che non passi attraverso la capacità di guardare ai propri contesti di appartenenza con occhi nuovi e da prospettive diverse.Il mio modello di riferimento è quello sistemico- relazionale o familiare. Nel modello sistemico relazionale centrale importanza assumono le relazioni e le modalità di comunicazione. Il vertice di osservazione è la famiglia, vista come un “sistema”. Considerare la famiglia come sistema, vuol dire pensare ad essa come regolata da leggi che ne determinano il funzionamento e le dinamiche. Ciascuno di noi è immerso in un sistema di relazioni dal quale è influenzato e che è capace di influenzare, in modo più o meno consapevole. In tal senso ogni comportamento, anche quello disfunzionale o sintomatico può essere letto come coerente con l’equilibrio di una certa famiglia/ gruppo/sistema. Se dunque i sintomi assumono significato se letti all’interno delle relazioni, anche la risoluzione del sintomo o di un comportamento disfunzionale è possibile attraverso le connessioni di questi al sistema di relazioni nel quale emergono. Le relazioni familiari possono essere quindi al contempo “vincoli” e “risorse” per ciascuno. Ognuno di noi apprende all’interno del proprio contesto di riferimento modalità comunicative e pattern di relazione che tenderà a ripetere e riprodurre anche in altri contesti. Tali pattern potranno essere funzionali o al contrario disfunzionali. Ci potranno guidare ad agire e reagire in modo adeguato e positivo per noi stessi, oppure spingerci ad assumere atteggiamenti e comportamenti che si riveleranno per noi inadeguati, o che porteranno all’insorgenza di un sintomo. La capacità di osservare, riconoscere e riflettere su tali pattern, la possibilità di connetterli ai propri contesti e alla propria storia, alle proprie emozioni, sono importanti obiettivi di ogni percorso terapeutico, che si declina in modo assolutamente unico e personale.